Il "buon selvaggio", invece, non è un mito; esso esiste oggettivamente: esiste una felicità selvaggia - mitissima, contadina, pastorale - che ignora scuole e ospedali. Mia madre è vissuta in una Casarsa ancora
selvaggia, e anche io, nella prima parte della mia infanzia, quando si medicavano le ferite pisciandoci sopra o si allontanava la tempesta facendo segnl di croce con una fraschetta di ulivo. Io però ero destinato
a divenire un piccolo borghese terrorizzato dall'idea della miseria e dell'insuccesso, quindi pavento la mancanza di scuole e ospedali, e di tutte le altre comodità.
Pier Paolo Pasolini intervistato da Tommaso Anzoino (1971)
Nessun commento:
Posta un commento