mercoledì 8 febbraio 2012

L'unico punto fermo del cosmo


"Veda Casaubon, anche il Pendolo è un falso profeta. Lei lo guarda, crede che sia l’unico punto fermo nel cosmo, ma se lo stacca dalla volta del Conservatoire e va ad appenderlo in un bordello funziona lo stesso… Ci sono altri pendoli, uno è a New York al palazzo dell’ONU, un altro a San Francisco al museo della scienza, e chissà quanti ancora. Il pendolo di Foucault sta fermo con la terra che gli gira sotto in qualsiasi posto si trovi. Ogni punto dell’universo è un punto fermo, basta attaccarci il pendolo”

“Dio è in ogni luogo?”

“In un certo senso si. Per questo il Pendolo mi disturba. Mi promette l’infinito, ma lascia a me la responsabilità di decidere dove voglio averlo. Così non basta adorare il Pendolo là dov’è, occorre prendere di nuovo una decisione, e cercare il punto migliore. Eppure…”
“Eppure?”
“Eppure – non mi prenderà mica sul serio, vero Casaubon? No, posso stare tranquillo, siamo gente che non si prende sul serio… Eppure, dicevo, la sensazione è che uno nella vita ha attaccato il pendolo da tante parti, e non ha mai funzionato, e là, al Conservatoire, funziona così bene… E se nell’universo ci fossero punti privilegiati? Qui sul soffitto di questa stanza? No, non ci crederebbe nessuno. Ci vuole atmosfera. Non so, forse stiamo sempre cercando il punto giusto, forse è vicino a noi, ma non lo riconosciamo e per riconoscerlo bisognerebbe crederci.”

U.Eco, Il Pendolo di Foucault.


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