venerdì 29 giugno 2012

Modestia




Non sono d'accordo con coloro che annoverano la modestia tra le virtù. Per un uomo dotato di logica, tutte le cose devono essere viste esattamente come sono. Sottovalutare se stessi significa allontanarsi dalla verità almeno quanto sopravvalutare le proprie doti.
ARTHUR CONAN DOYLE, L'interprete greco

giovedì 28 giugno 2012

Italia Germania


Amichevole
Milano, lunedì 1 gennaio 1923 ore 14.30

ITALIA-GERMANIA 3-1


Il giuoco del foot-ball ha per obbiettivo la segnatura di quel punto che in inglese viene definito goal, la cui letterale traduzione è il vocabolo italiano scopo. L’Italia ha ottenuto tre volte il suo scopo.
Vittorio Pozzo, corrispondente de la Stampa


martedì 26 giugno 2012

Iniziale



GIROVAGO

Campo di Mailly maggio 1918

In nessuna
Parte
Di terra
Mi posso
Accasare

A ogni
Nuovo
Clima
Che incontro
Mi trovo
Languente
Che
Una volta
Già gli ero stato
Assuefatto

E me ne stacco sempre
Straniero

Nascendo
Tornato da epoche troppo
Vissute

Godere un solo
Minuto di vita
Iniziale
Cerco un paese
Innocente

lunedì 25 giugno 2012

Primordiale


Avevo fame di cose vere,

naturali,

primordiali;

avevo fame di amore.

L’avrebbero mai capito gli altri?

(Alda Merini)

Gustav Klimt, Nudo di donna in piedi con la gamba destra sollevata, 1902 ca., gessetto nero, Collezione privata



venerdì 22 giugno 2012

Tommaso Moro




Dammi, o Signore, una buona digestione ed anche qualcosa da digerire. 
Dammi la salute del corpo, col buon umore necessario per mantenerla.

Dammi, o Signore, un'anima santa, che faccia tesoro di quello che è buono e puro,
affinché non si spaventi del peccato,
ma trovi alla sua presenza la via per mettere di nuovo le cose a posto.

Dammi un'anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che io mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo invadente che si chiama: "IO".

Dammi, o Signore, il senso del ridicolo.

Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo,
affinché conosca nella vita un po'di gioia
e possa farne parte anche ad altri.

Così sia.

Tommaso Moro, Londra, 7 febbraio 1478 – Londra, 22 giugno 1535

mercoledì 20 giugno 2012

Hors de moi


LUISE LABE' SONETTO XVIII


Baise m'encor, rebaise-moi et baise ;
Donne m'en un de tes plus savoureux,
Donne m'en un de tes plus amoureux :
Je t'en rendrai quatre plus chauds que braise.

Las ! te plains-tu ? Çà, que ce mal j'apaise,
En t'en donnant dix autres doucereux.
Ainsi, mêlant nos baisers tant heureux,
Jouissons-nous l'un de l'autre à notre aise.

Lors double vie à chacun en suivra.
Chacun en soi et son ami vivra.
Permets m'Amour penser quelque folie :

Toujours suis mal, vivant discrètement,
Et ne me puis donner contentement
Si hors de moi ne fais quelque saillie



Baciami ancora, baciami e di nuovo baciami:
dammene uno dei più saporiti,
dammene uno dei più amorosi:
te ne renderò quattro più caldi della brace.

Ma che, ti lagni? Acqueterò il tuo male,
col dartene altri dieci dei più dolci.
Così scambiandoci baci allegrissimi
godremo l'un dell'altro a piacer nostro.

E a ciascuno vita doppia ne verrà.
Ognuno in sé e nell'amato vivrà.
Lascia Amore ch'io pensi qualche follia:

Sempre sto male, vivendo chiusa in me,
e non posso trovare appagamento,
se fuor di me slanciarmi io non posso.

(traduz. di T.S.)


martedì 19 giugno 2012

Italia - Inghilterra

L'Inghilterra aveva inventato il calcio e non partecipava ad alcun torneo internazionale, ma di questi sfidava la vincitrice sul patrio terreno dell'Highbury. Quell'anno l'Italia aveva vinto il mondiale, organizzato proprio in Italia da Mussolini. Non ho trovato nessuna descrizione diretta della partita, perciò rimando alla canonica Wikipedia

Gli inglesi scelsero astutamente di organizzare la partita a novembre, in un clima gelido e con una fitta bruma che ricopriva interamente un campo reso viscido dall'umidità a cui loro erano abituati. L'inizio dell'incontro fu il peggiore che gli azzurri potessero aspettarsi: dopo un minuto venne concesso un rigore agli inglesi, miracolosamente sventato dall'intervento del portiere Carlo Ceresoli. Un minuto dopo l'Italia rimane in dieci per l'infortunio di Luis Monti (non erano previste sostituzioni) in uno scontro con Ted Drake, che gli provocò la frattura del piede sinistro. Nonostante l'italo-argentino rimanga stoicamente in campo, anche se praticamente immobile, una doppietta di Brook e una rete di Drake portarono il punteggio sul 3-0 per gli Inglesi già dopo dodici minuti di gioco. Nella ripresa due gol di Giuseppe Meazza (che all'ultimissimo minuto colpì anche una traversa a portiere battuto) permisero alla squadra campione del mondo di uscire da Highbury tra gli applausi del pubblico, sia italiano che inglese.

Da notare come si marcava a uomo
Calcio illustrato.

lunedì 18 giugno 2012

Patacche



L'universalità di un'opinione, parlando seriamente, non costituisce una prova e non è nemmeno una probabilità che l'opinione sia corretta.  
Arthur Schopenhauer, L'arte di ottenere ragione, stratagemma nº 30 



La sagra del concetto banale spacciato per verità assoluta. La frase fatta  che se proprio è recente, è degli anni  '70. Alcune sono così entrate nel luogo comune che si trovano scritte sugli stand delle librerie Feltrinelli, anche'esse, ahimè, sagre del luogo comune e della patacca d'autore.
Girando su internet mi sono imbattuto in questa pagina

http://it.wikiquote.org/wiki/Citazioni_errate

Enjoy!



domenica 17 giugno 2012

Ah che bello, bisognerebbe proprio fotografarlo!

Hot sunny sundayTrattenemiento de peccerilleVilla comunaleBandaCaramelleTi rompo la testa di provolone che tieni!
DevozionePomodori secchiPiazza Vanvitelli by nightKatà physinProva omaggioSalmone
Giallo rosso verdeSpassoColoriCipolle e soleGli occhi del CuoreSud del Sud dei santi. Sant'Antimo, Giglio e bambino - Recale (CE)
È tra noiBottaiL'IlluminatoRaggio tronco ederaPinetaReggia
Perché una volta che avete cominciato, [...] non c’è nessuna ragione che vi fermiate. Il passo tra la realtà che viene fotografata in quanto ci appare bella e la realtà che ci appare bella in quanto è stata fotografata, è brevissimo. [...] Basta che cominciate a dire di qualcosa: “Ah che bello, bisognerebbe proprio fotografarlo!” e già siete sul terreno di chi pensa che tutto ciò che non è fotografato è perduto, che è come se non fosse esistito, e che quindi per vivere veramente bisogna fotografare quanto più si può, e per fotografare quanto più si può bisogna: o vivere in modo quanto più fotografabile possibile, oppure considerare fotografabile ogni momento della propria vita. La prima via porta alla stupidità, la seconda alla pazzia.

Italo Calvino, Avventura di un fotografo

venerdì 15 giugno 2012

Osceno






Io amo la tua verecondia, tu anzi la libertà di parlare! Questa piacque anche a Zenone, uomo di grande 
ingegno, sebbene la nostra Accademia polemizzi con lui fortemente. Ma, come ho detto, gli Stoici amano 
nominare ciascuna cosa con il suo nome, ed ecco le  loro ragioni: non esserci cosa oscena, non c'è nemmeno parola oscena. Perciò se nella oscenità c'è qualche delitto, o sta nella cosa, o nella parola: non si può uscire da questi due.[...] Se infatti quello indicato con una parola non è turpe, la parola che significa, non può essere turpe! Chiami l'ano con parola straniera, piuttosto perché non con il suo nome proprio? Se è turpe, forse che  non è anche con un altro nome? Se non è turpe, non lo è nemmeno il suo nome proprio! Gli antichi chiamavano la coda "pene", da cui, per similitudine "penello", ma oggi "pene" è parola oscena (intendi: mentre non lo è pennello, che deriva da parola oscena). 

M.T. Cicerone,  Ad Familiares 9, 22


giovedì 14 giugno 2012

Senza vedere


La città consente di vedere senza essere visti e di essere visti senza vedere.
Serge Daney, Cités Cinés, 1987


martedì 12 giugno 2012

Verum scire est scire per causas


Sì come dice lo Filosofo nel principio della Prima Filosofia, tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere. La ragione di che puote essere [ed] è che ciascuna cosa, da providenza di prima natura impinta, è inclinabile alla sua propia perfezione; onde, acciò che la scienza è ultima perfezione della nostra anima, nella quale sta la nostra ultima felicitade, tutti naturalmente al suo desiderio semo subietti.

Dante Alighieri, Convivio I,1

domenica 10 giugno 2012

Dies Dominicus

Raggio tronco edera by VastMan89
Raggio tronco edera, a photo by VastMan89 on Flickr.

Chi nasce di domenica sarà interamente buono o interamente cattivo, perché in quel giorno furono create la luce e l'oscurità. (Talmud)

sabato 9 giugno 2012

Vladimir Majakowskij





Dovunque io muoia
morirò cantando.
Dovunque io cada
sarò degno di giacere laggiù
con chi è caduto sotto la rossa bandiera.
Ma comunque vada
la morte è sempre la morte.
E’ spaventoso non amare
terribile non osare più.
C’è per tutti un colpo,
per tutti un coltello.
E per me che cosa?
E quando?
Nell’infanzia forse,
sul fondo,
ritrovo in tutto
dieci giorni discreti.
E quel che tocca agli altri?!
A me già basterebbe!
Ma no.
Vedete
non l’ho avuto!

martedì 5 giugno 2012

I want to ride my bicycle

La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti. Albert Einstein


Purtroppo ho dimenticato la macchina fotografica, altrimenti avrei fatto un sacco di foto. Mi ha preso la capata di riprendere la bici, che non prendevo da secoli, dai tempi del ginnasio.  Imparai ad andarci abbastanza tardi, in quinta elementare, su una mountain bike comprata a Santa Maria C.V. pagata 50.000 lire. Ne scelsi una che mi inceppava il cervello perchè era rosso cromata, ma non rosso rosso, né rosso bordeaux, un rosso amarena che mi piaceva assai. Ci vorrebbero altri 10 post per descrivere tutte le cadute che mi presi, sbucciature di ginocchia e gomiti, tutto indubbiamente ai tempi molto doloroso, con il senno di poi molto vitale. Ahi, i ricordi d'infanza. Una volta venuto a Caserta l'ho abbandonata dopo qualche giro, quando i lastroni delle strade del centro mi avevano fatto capire che una bici forse non è sempre il massimo per un maschietto. Dopo non so quanti anni di dimenticatoio l'ho ripresa, spolverata e messa a nuovo, e come già dissi in un altro post, queste azioni mi hanno riportato alla memoria il me bambino che cadeva, correva, prendeva la bici non sapendo né cosa avrebbe fatto, né quando sarebbe tornato. Come avrete capito per me l'infanzia è un non luogo edenico e questo blog serve a fare i conti anche con questo.
Dicevo delle foto. Stavo dal biciclettaio, in un vicoletto di via San Carlo, circondato da vecchie bici, ruote rotte, camere ad aria appese al muro, tutti oggetti che trasmettevano le cose che cerco di cogliere con le foto: una storia, una vicenda, un vissuto che quasi premeva per essere tirato fuori; io mi fermavo a riflettere che quel vicoletto di 100 metri, sebbene in pieno centro storico, era totalmente isolato rispetto alla città, che pure era lì vicino, quasi come se i suoni fossero ovattati dai ciuffi di parietaria che spuntavano dai muri.

Post troppo lungo, solitamente l'attenzione scende dopo i primi 10 righi, se ci mettevo pure le foto andava deserto come una lezione di Schopenahuer.

domenica 3 giugno 2012

Mια νέα τυραννία


Σ’ αυτές τες σκοτεινές κάμαρες, που περνώ
μέρες βαρυές, επάνω κάτω τριγυρνώ
για νάβρω τα παράθυρα.— Όταν ανοίξει
ένα παράθυρο θάναι παρηγορία.—
Μα τα παράθυρα δεν βρίσκονται, ή δεν μπορώ
να τάβρω. Και καλλίτερα ίσως να μην τα βρω.
Ίσως το φως θάναι μια νέα τυραννία.
Ποιος ξέρει τι καινούρια πράγματα θα δείξει.



In queste buie stanze dove passo
giornate soffocanti, io brancolo
in cerca di finestre. -Una se ne aprisse,
a mia consolazione -. Ma non ci sono finestre
o sarò io che non le so trovare.
Meglio così, forse. Può darsi
che la luce mi porti altro tormento.
E poi chissà quante mai cose nuove
ci rivelerebbero.

Konstantinos Petrou Kavafis