venerdì 27 gennaio 2012

Abisso di resine e di fiori


Nel piccolo museo sentimentale
i fili di quei peli ben legati
da piccoli laccetti di nastrino
sono quanto mi resta oggi dei monti,
quelli che ho visitati, monti di Venere.

Io sfioro, accarezzo la nera flora,
ed é ancora nera, in questo bianco
totale del tempo estinto
in cui io, pastor fellante, pascevo
quei ricci profumati, anelli neri,
serpentelli passionali, presso lo specchio
che con loro rimava, in un baleno.

I movimenti vivi nel passato
s'avvolgono ai fili che mi parlano
di ansimi perduti rinascenti
in baci che dalla bocca scivolavano
verso l'abisso di resine e di fiori.

Sto baciando la memoria di quei baci.



Carlos Drummond De Andrade



Amedeo Modigliani.  Il grande nudo disteso.  Museum of modern art, New York



1 commento:

  1. Mai letto una poesia così viva e passionale!
    E poi "sto baciando la memoria di quei baci" ha un non so che di malinconico che mi piace :)

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