giovedì 2 febbraio 2012

P.B. Shelly




Fossi io una foglia che trasporti, o vento,
fossi una nube che segue il tuo volo
fossi un'onda gonfiata dal tremendo
tuo soffio: e fossi anch'io potente, solo,
libero come te, che mai nessuno
ha incatenato! Un tempo, vagabondo,
correvo e ti seguivo lungo il cielo:
tu percorrevi a passi azzurri il mondo
e sognavo di starti al fianco. Ma ora
sanguino fra le acute spine, stanco:
ti prego, alzami, vento, come un'onda
o una foglia, o una nuvola! Io gemo,
da una catena d'ore imprigionato,
io che ero come te: orgoglioso e libero,
come te: coraggioso e mai domato.

Traduzione libera di Ugo Foscolo della IV strofa dell'ode, pubblicata nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis.

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