giovedì 10 maggio 2012

Pusilla res mundus est


per Seneca e Lucano, di Cordova,
che prima dello spagnolo
scrissero tutta la letteratura spagnola.

J.L. Borges, Ringraziare voglio il divino labirinto

Studiando i classici, soprattutto studiando quanto nei secoli è stato detto su di essi, si ha l'idea che il mondo sia stato da essi sviscerato. Nel Medioevo funzionava su per giù così: lo ha detto Aristotele, allora è vero. C'è anche chi porta l'esempio dell'imperatore Tiberio, che a un vetraio che aveva inventato il vetro infrangibile, invece di premiarlo, comminò la pena di morte (più precisamente lo buttò in pasto alle murene della sua villa di Capri)  perchè il vetro infrangibile avrebbe mandato per strada tutti i vetrai dell'impero. C'è chi dice che se avessimo per intero gli Elementi di Euclide, i vari Bonaventura Francesco Cavalieri, Newton, Lindemann, Gauss non avrebbero trovato spazio in alcun libro di fisica o geometria. Per non parlare dei poeti, storici letti sempre e comunque in chiave ipermoderne e sostanzialmente anacronistiche, anch'essi a loro modo definitivi nella storia dell'umanità. Ho trovato, su suggerimento di un amico, un passo di Seneca che, quasi prevedendo tutto ciò, così avvertiva i lettori delle sue Naturales Quaestiones

 Quam multa animalia hoc primum cognouimus saeculo, quam multa negotia ne hoc quidem! Multa uenientis aeui populus ignota nobis sciet; multa saeculis tunc futuris, cum memoria nostri exoleuerit, reseruantur: pusilla res mundus est, nisi in illo quod quaerat omnis mundus habeat. (Nat. Quae. 7.30-5)


(Quanti animali abbiamo conosciuto per la prima volta in questo secolo, e quante cose ancora ignoriamo! I popoli futuri conosceranno molte cose che noi ignoriamo: molte ancorasono riservate per i secoli ancora futuri, quando sarà svanita la nostra memoria: il mondo sarebbe piccola cosa, se in esso ogni generazione non trovasse cose su cui fare ricerca!)


P.S. Solo una volta riletto tutto mi sono reso conto che ho citato in limine tre versi di Borges che contraddicono quanto dico nel post. Ma è Borges e tanto basta.





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