mercoledì 17 ottobre 2012

Amarcord



On Air: The Hurricane, Bob Dylan

Le giornate iniziano ad accorciarsi, il crepuscolo è sempre più viola e arancione: il sole smette di essere la palla di fuoco di agosto, quando annega nel rosso, e si sposta sempre più lontano, tra strisce, appunto, crepuscolari. Iniziano le luci che ci accompagnano fino a Natale, forse fino alla Candelora. Queste luci sono quelle che più ricordo, che illuminano per così dire la mia memoria: nessuno può scappare dalla propria infanzia. Così questo sole che è già tramontato mi porta, come se le vedessi, alla memoria, istantanee da un'altra vita, da un'altra visione del mondo, dei compiti finiti, dei segni delle stagioni (vendemmia, foglie ingiallite che cadono), dello Zorro della Disney, delle cose che non capivo e che avrei capito da grande.
Quelle sensazioni, di cui pensavo di essermi liberato, ritornano invece sempre più spesso, sotto forma di pensieri, ricordi, emozioni. Per certi versi potrei pensare di non essere mai cambiato, come il malandrino di Esenin.

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